Una gentile lettera di Michela dalla Puglia!

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“Caro Tuffo nell’ Azzurro,
Prima di tutto vorrei ringraziarti per il tuo sostegno ed aiuto ogni volta che ho bisogno di te.

Dopo aver utilizzato vari testi moderni di lingua italiana per stranieri, ero un po’ confusa con le nozioni linguistiche da trasmettere ai miei studenti. Spesso la grammatica deduttiva risultava difficile per gli studenti A1. È per questo che avevo bisogno di un riferimento didattico chiaro e immediato.

 


Così, caro Tuffo, l’averti incontrato è stato amore a prima vista per me, come insegnante, ed anche per i miei studenti.

Cosa ci è piaciuto di più di te? La semplicità dei tuo concetti, le tue letture culturali, i tuoi esercizi di rafforzamento, i tuoi piccoli giochi di parole, i tuoi ascolti.

 

Ti considero ormai il mio buon amico e per questo continueremo insieme a condividere la nostra grande passione per la lingua e la cultura italiana ovunque!
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Un caro saluto dalla tua fedele insegnante Michela Moliterni , titolare della scuola di lingua e cultura italiana a Mesagne (Puglia, Italia)”

 

La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

Il tema scelto quest’anno per la XX edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che avrà luogo dal 19 al 25 ottobre 2020, è L’italiano tra parola e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti.

La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, giunta ormai alla sua XX edizione, è divenuta nel tempo una delle più importanti iniziative di celebrazione della lingua italiana.

Gli eventi e le attività previsti verteranno su forme espressive per valorizzare la lingua italiana attraverso l’immagine, con particolare attenzione al fumetto, la novella grafica e più in generale all’editoria per l’infanzia e l’adolescenza.


La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo è organizzata dal Ministero degli Esteri e la Cooperazione Internazionale, dalla rete diplomatico-consolare e dagli Istituti Italiani di Cultura in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e il Turismo, il Ministero della Pubblica Istruzione e Università e dai principali partner della promozione linguistica nel mondo (Accademia della Crusca, Società Dante Alighieri, RAI) e dall’Ambasciata della Confederazione Elvetica.

Un ricco programma di eventi sarà organizzato dagli Istituti Italiani di Cultura, dai Consolati italiani, dalle cattedre di Italianistica attive presso le varie Università, dai Comitati della Società Dante Alighieri e da altre Associazioni di italiani all’estero, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Di anno in anno, l’iniziativa ha riscosso un successo crescente, arrivando a coinvolgere un numero sempre maggiore di partecipanti attraverso svariati eventi per ogni tipo di pubblico e dimostrando, al contempo, la vitalità dell’interesse per la lingua e la cultura italiana in tutto il mondo.

Maggiori informazioni al sito:

https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/titolo/8044

Esperienze di insegnamento dell’ITALIANO LS – L2: Eleonora Vigo

Pubblichiamo con molto piacere questa testimonianza che ci ha mandato Eleonora Vigo da Varna. Eleonora ci parla della diffusione della lingua italiana in Bulgaria e della sua esperienza di autrice:

“La lingua e la cultura italiana in Bulgaria sono da sempre apprezzate, studiate e amate.


I bulgari parlano ancor oggi di parentela con l’Italia grazie al matrimonio di Giovanna di Savoia nel 1930 con il re Boris III di Bulgaria

Burgas è stata la prima città bulgara in cui è stato possibile imparare l’italiano, inizialmente è stato inserito solo nelle scuole di musica ma dopo il 1990 èstato adottato da altri Istituti.

Detelina Bogdanova nel 1991 è stata la prima insegnante di lingua italiana a Varna e lo ha insegnato per tutta la sua carriera lavorativa. Grazie a lei ho potuto realizzare il “Libro dei verbi”



Un’ alta percentuale di ragazzi che frequentano gli istituti statali in Bulgaria scelgono come seconda lingua dopo l’inglese, l’italiano e ciò continua ad alimentare la passione per i Professori bulgari che insegnano la lingua italiana nel trovare nuovi metodi di studi per coniugare queste due lingue così diverse, sia nella scrittura che nella comprensione.

L’idea di scrivere questo libro è nata perché è  indispensabile capire come tradurre e coniugare un verbo dalla lingua italiana alla lingua bulgara e viceversa.

Il libro è strutturato così: 

la prima parte del libro è composta da una spiegazione di grammatica relativa al sistema verbale bulgaro e la spiegazione dei tempi e modi verbali bulgari e di come si utilizzano per noi italiani.

Parliamo di 40 pagine su 490; poche, ma ho cercato di spiegare solo e nel modo più semplice possibile la grammatica relativa ai verbi “per una prima comprensione”.

L’argomento è molto più vasto, ma per le prime conversazioni, penso sia abbastanza.

La grammatica generale bulgara la puoi trovare ovunque ed era inutile dedicare capitoli per ripetere ciò che è già stato scritto e riscritto.

Poi il libro è completamente dedicato alle coniugazioni dei verbi principali con le frasi di esempio, e qui è stato indispensabile l’aiuto della mia Professoressa.

Per ogni verbo c’è la spiegazione di come viene interpretato e di come può essere utilizzato.

La lingua bulgara utilizza verbi diversi per tradurre ciò che noi italiani esprimiamo con un solo verbo, inoltre aggiungono dei prefissi al verbo e il significato del verbo o della frase assume una sfumatura diversa o addirittura un significato completamente diverso, insomma è abbastanza complicato ed è fondamentale conoscerne alcuni tra i principali.

Naturalmente i verbi si cominciano a studiare dopo una prima ed elementare capacità di leggere, quindi non ho inserito nessuna pronuncia, esistono già molti libri e siti internet che accompagnano uno studente in questo percorso didattico.”

Grazie ad Eleonora per  questo interessante racconto e complimenti per il suo lavoro!

www.linguabulgara.com 

Esperienze di insegnamento dell’ITALIANO LS – L2: Fiorenza Cevidalli

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Ecco una nuova testimonianza che ci arriva da Israele,  una professoressa che ha insegnato in diverse scuole ed attualmente lavora all’Università: 

Fiorenza Cevidalli insegna da più di 20 anni all’Istituto Culturale Italiano di Tel Aviv e collabora  anche con noi da molto tempo per la stesura e la revisione del nostro nuovo materiale didattico.

Pubblichiamo con molto piacere l’ interessante resoconto della sua esperienza in Israele.

Views of the waterfront and beaches of Tel Aviv

  1. Qual è l’interesse verso la lingua e la cultura italiana nel tuo paese?

In Israele, l’Italia è molto amata ed è una delle principali mete turistiche.                                   La sede dell’ Istituto Culturale Italiano di Tel Aviv è frequentata, inoltre, da un folto gruppo di studenti della terza età con una buona preparazione culturale e sinceramente interessato ad approfondire le proprie conoscenze su arte e cultura italiana.

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  1. Per quali motivi i tuoi studenti sono interessati a studiare l’italiano?

Molti studenti giovani vogliono frequentare le Università  italiane perché più accessibili e spesso meno costose.

Molti altri hanno relazioni di lavoro con l’Italia e devono imparare la lingua per superare l’inglese, spesso incomprensibile, degli italiani.

Un gruppo numeroso studia l’italiano per poterlo impiegare da turisti o per mantenere attive le capacità mentali e mnemoniche

  1. Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano i tuoi studenti durante lo studio?

La mancanza di schematicità e regolarità della grammatica italiana.La lingua ebraica moderna è stata programmata  a  tavolino con regole ben precise. Direi che il problema maggiore siano le preposizioni.tuffo e chiavi

Le classi, poi, sono spesso poco omogenee perché comprendono studenti di diverse origini. Accanto a israeliani di origine rumena o francese, ci sono altri di origine marocchina o irachena che non hanno conoscenza di base delle lingue latine e quindi questo livello diverso genera sia problemi di insegnamento che di apprendimento.

  1. Che cosa credi che manchi per una maggiore diffusione dello studio della lingua italiana?

– Libri  di attualità e letture adattati ai vari livelli dei  corsi di conversazione.

– Mancano attività extrascolastiche  tipo riunioni o gite in cui si parli esclusivamente italiano.

– Maggiore  pubblicità  e sponsorizzazione.

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Suggerimenti e osservazioni di Vera Belikova

Foto Belikova2Abbiamo ricevuto una nuova testimonianza di insegnamento della lingua italiana Ls – L2 ed osservazioni sul nostro materiale didattico da parte di Vera Belikova che si occupa di insegnamento della lingua inglese per gli adulti presso un associazione culturale a Spilimbergo (Friuli) e di lezioni di italiano e inglese su Skype per le persone da vari parti del mondo.

Attualmente ho molti studenti’ ci scrive Vera, “da Copenhagen, Parigi e Makhachkala (Dagestan). Ora abito e insegno a Spilimbergo (provincia di Pordenone), ma mi farebbe tanto piacere collaborare anche fuori dalla mia regione. condividendo la mia esperienza di insegnamento.

foto spilimbergo

In realtà non ho molta esperienza nell’insegnamento dell’italiano, piuttosto lavoro con l’inglese e il tedesco in quanto sono laureata in queste lingue. Però poco tempo fa una mia cara amica mi ha chiesto di farle un corso d’italiano perché fa fatica e relazionarsi e ad affidarsi a un altro insegnante. Così mi sono messa in gioco, mi piace sperimentare e allargare gli orizzonti.

Dopo aver fatto una ricerca di vari testi mi sono soffermata su Un Tuffo nell’azzurro per i 18987609_10212487377434551_321104495_oseguenti motivi:

è ben strutturato, segue un filo logico ben evidente;

è chiaro il passaggio da un tipo di esercizio all’altro;

c’è una buona gradualità dell’apprendimento;

ci sono tanti esercizi per il drilling grammaticale e lessicale;

già dall’inizio propone i temi lessicali che non si limitano con i temi di sopravvivenza, ma danno una buona base per l’apprendimento dei temi che ne vanno oltre.

Ho apprezzato tanto il fatto che il vostro testo è diverso dalla maggior parte dei testi di italiano come LS. L’ho interpretato come una testimonianza della vostra esperienza di lavoro e dell’amore per il proprio mestiere.

Foto Belikova

In base alla mia conoscenza dei testi di inglese e tedesco come LS aggiungerei le seguenti attività:

– esercizi comunicativi in coppia o in piccoli gruppi per la pratica dei temi grammaticali;

– attività comunicative per le coppie o piccoli gruppi che si basano sulle interviste, sviluppo dei piccoli progetti, discussioni, giochi;

– linee guide su come “tuffarsi” nella lingua e imparare dai temi di interesse personale. Per esempio, ho uno studente di inglese che ha iniziato a parlare dopo anni e anni di studio solamente perché lo faccio parlare di tecnologia, dunque i temi che sono strettamente legati al suo lavoro e corrispondono ai suoi interessi personali. Nel suo caso io adatto gli articoli e i video delle media inglesi in modo da farli diventare il materiale didattico.Credo che un bravo insegnante e un testo buono devono innanzitutto dare allo studente gli strumenti per diventare autonomi nel futuro studio della lingua;

– l’uso dei video che danno un esempio di italiano parlato in maniera eccellente ma anche che possono provocare una discussione. Una proposta di video – attività potrebbe essere con i piccoli filmati che mettono in discussione i problemi di vita quotidiana, discutono la storia o presentano qualche personaggio famoso.

Spero che le mie osservazioni e informazioni vi possano essere utili, tanti saluti da Spilimbergo!’

Certamente, grazie mille Vera! 🙂