Dante 2021: eventi, mostre e spettacoli per celebrare i 700 anni dalla morte

Per la letteratura italiana il 2021 è un anno speciale: ricorrono quest’anno infatti i 700 anni dalla morte del Sommo poete in tutta Italia si prepara un fitto calendario di eventi. Durante la sua vita (1265 -1321) Dante viaggiò e visse in luoghi diversi: Firenze, dove nacque e da cui fu poi esiliato ; Verona che lo ospitò e Ravenna, che lo accolse fino alla fine dei suoi giorni. E tante furono le tappe del suo errare in città come Roma, Arezzo, Pisa, Bologna, Forlì e in molti altri piccoli centri.
Ecco alcuni di questi eventi programmati in Italia per celebrare Dante Alighieri , tenendo conto che a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid, molti eventi si svolgeranno in versione digitale mentre altri potrebbero purtroppo subire modifiche o cancellazioni.

La prima data da segnalare è il 25 marzo: dal 2019 questo giorno è diventato ufficialmente il “Dantedì“. Secondo gli studiosi, infatti, proprio il 25 marzo del 1300 Dante Alighieri iniziò la sua discesa agli inferi “Nel mezzo del cammin di nostra vita”. E quindi proprio il 25 marzo sono in programma vari eventi per ricordarlo: conferenze, dirette web, concerti.

In particolare, la Società Dante Alighieri presenterà un progetto di promozione turistico-letteraria, con il patrocinio del Comitato nazionale Mibact per le celebrazioni del VII centenario dantesco. Il progetto “L’Italia di Dante” sarà avviato a marzo 2021 in una nuova piattaforma digitale, dove le località visitate dal Poeta o da lui citate nella Commedia saranno proposte secondo itinerari che seguono le tracce dantesche.


Piazza Dante. #Festivalinrete” è invece un progetto condiviso che unisce 41 Festival di approfondimento culturale italiani (letterari, di narrativa e di poesia, scientifici, di saggistica, di giornalismo culturale e di costume): ciascuno proporrà all’interno della propria programmazione 2021 uno o più eventi dedicati a Dante, ideati e modulati secondo la propria vocazione. Piazza Dante sarà dunque una piazza virtuale in cui contenuti multimediali (video, interviste agli autori, scritti inediti) daranno la possibilità a tutti di vivere le iniziative realizzate via via dai diversi Festival.

 A Milano dal 7 aprile al 15 luglio 2021 avrà luogo “Dante in Duomo” : in Cattedrale, nei pressi dell’Altare maggiore, si terrà “100 Canti in 100 Giorni”la lettura integrale della Divina Commedia. 


A Ravenna, la città dove Dante passò gli ultimi anni della sua vita (1318-1321) e dove è sepolto (attorno alla sua tomba è ancora oggi attuale una “zona dantesca” nella quale si raccomanda di mantenere il silenzio per rispetto dell’anima del poeta) si concentrano eventi e mostre, in parte già iniziate lo scorso anno, all’interno di un progetto espositivo intitolato “Dante. Gli occhi e la mente“.

Già aperta “Dante nell’arte dell’Ottocento. Un’esposizione degli Uffizi a Ravenna” allestita negli Antichi Chiostri francescani, limitrofi alla Tomba di Dante (fino al 5 settembre), frutto di una collaborazione con gli Uffizi di Firenze. 
Il calendario aggiornato degli eventi di Ravenna si trova sul sito www.vivadante.it


A Firenze, al Museo Nazionale del Bargello, uno dei luoghi danteschi per eccellenza a Firenze (negli affreschi della Cappella è custodito il più antico ritratto di Dante) due saranno i progetti dedicati all’Alighieri: “Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante” (23 marzo – 25 luglio) e dal 23 settembre (fino al 9 gennaio 2022), il secondo progetto espositivo, dal titolo “La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista“.

Numerose le iniziative dell’Accademia della Crusca. tra le più importanti, due mostre: “Dante nel Cinquecento” (con date da definire), nei chiostri di Santa Maria Novella; e “Dante nella Crusca”, il cui fulcro saranno i rapporti tra la Crusca e Dante, documentati attraverso libri antichi e documenti, oltre che con le pale accademiche di soggetto dantesco e con motti danteschi (25 marzo – 31 dicembre). 

Previsto anche il riallestimento multimediale del Museo Casa di Dante (dal 24 giugno),dotato anche di un tour virtuale del museo stesso.

Ancora a Firenze, varie iniziative del Maggio Musicale Fiorentino (da marzo a dicembre), tra cui una lettura integrale in 20 serate della Divina Commedia al Teatro Goldoni, in collaborazione con il Teatro della Toscana; una produzione concertistica diretta da Riccardo Muti, con tappe anche a Ravenna e a Verona; la commissione di un brano dedicato a Dante che sarà eseguito in occasione dell’inaugurazione del nuovo auditorium, con la direzione di Zubin Mehta.

Il calendario con tutti gli appuntamenti è sul sito www.700dantefirenze.it.

La leggenda di San Valentino

La festa degli innamorati è nata poiché la Chiesa cattolica voleva porre fine ad un popolare rito pagano per la fertilità. Per gli antichi Romani il mese di Febbraio era considerato il periodo in cui ci si preparava all’arrivo della primavera, considerata la stagione della rinascita.

Fin dal IV a.C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e mescolati. Poi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.

Per metter fine a questa antica pratica, i padri della Chiesa cercarono un santo “degli innamorati” per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.Nel 270 d.C. il vescovo Valentino di Interamna (oggi è la città di Terni) fu invitato a Roma dall’imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo a rinunciare alla sua fede e di convertirsi nuovamente al paganesimo.San Valentino, con dignità, rifiutò e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio al Cristianesimo. Per questo il 14 febbraio del 270 fu lapidato e poi decapitato.

Ma perché San Valentino è diventato patrono degli innamorati? Le vicende riguardanti San Valentino sono abbastanza confuse, ma intorno alla sua figura ruotano molte leggende, che riguardano tutte episodi d’amore.



LA LEGGENDA DI SABINO E SERAPIA

La leggenda più famosa narra di un giovane centurione romano di nome Sabino che, passeggiando per una piazza di Terni, vide una bella ragazza di nome Serapia e se ne innamorò follemente. Sabino chiese ai genitori di Serapia di poterla sposare ma ricevette un secco rifiuto: Sabino era pagano mentre la famiglia di Serapia era di religione cristiana.Per superare questo ostacolo, la bella Serapia suggerì al suo amato di andare dal loroVescovo Valentino per avvicinarsi alla religione della sua famiglia e ricevere il battesimo, cosa che lui fece in nome del suo amore.Purtroppo, proprio mentre si preparavano i festeggiamenti per il battesimo di Sabino e per le prossime nozze, Serapia si ammalò di tisi. Valentino fu chiamato al capezzale della ragazza oramai moribonda. Sabino supplicò Valentino affinché non fosse separato dalla sua amata: la vita senza di lei sarebbe stata solo una lunga sofferenza.Valentino battezzò il giovane, ed unì i due in matrimonio e mentre levò le mani in alto per la benedizione, un sonno di pace avvolse quei due innamorati per l’eternità.

LA LEGGENDA DELLA ROSA DELLA RICONCILIAZIONE

Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di fare pace stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio. La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese. Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma ora la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché è il mese in cui San Valentino fu martirizzato.


LA LEGGENDA DI SANTA LUCILLA

La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione, avrebbe guarito dalla cecità la figlia del guardiano, Asterius, e convertito la sua famiglia. La tradizione assegnò alla figlia il nome di Lucilla, simbolicamente legato alla luce restituita alla cieca, ma anche alla crescente luminosità del cielo alla fine della stagione invernale. Sembra che prima di morire abbia firmato un messaggio d’addio: “dal vostro Valentino,” una frase che visse lungamente anche dopo la sua morte.

LA FESTA DEGLI INNAMORATI

Il culto del Santo nacque soprattutto in Francia e in Inghilterra come protettore degli innamorati, degli amanti e anche degli epilettici; poi si diffuse in Italia e in Germania.

Tanti i modi di dire legati al Santo:

Per San Valentino ogni Valentino sceglie la sua Valentina“.

Per San Valentin la lodola fa il nidin” (questo periodo corrisponde più o meno alla fine dell’inverno quando gli uccellini cominciano a scegliere il nido dove deporranno le uova all’inizio della primavera)

Per San Valentino la primavera sta vicino“.

Le Cascate delle Marmore, vicino a Terni

La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

Il tema scelto quest’anno per la XX edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che avrà luogo dal 19 al 25 ottobre 2020, è L’italiano tra parola e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti.

La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, giunta ormai alla sua XX edizione, è divenuta nel tempo una delle più importanti iniziative di celebrazione della lingua italiana.

Gli eventi e le attività previsti verteranno su forme espressive per valorizzare la lingua italiana attraverso l’immagine, con particolare attenzione al fumetto, la novella grafica e più in generale all’editoria per l’infanzia e l’adolescenza.


La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo è organizzata dal Ministero degli Esteri e la Cooperazione Internazionale, dalla rete diplomatico-consolare e dagli Istituti Italiani di Cultura in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e il Turismo, il Ministero della Pubblica Istruzione e Università e dai principali partner della promozione linguistica nel mondo (Accademia della Crusca, Società Dante Alighieri, RAI) e dall’Ambasciata della Confederazione Elvetica.

Un ricco programma di eventi sarà organizzato dagli Istituti Italiani di Cultura, dai Consolati italiani, dalle cattedre di Italianistica attive presso le varie Università, dai Comitati della Società Dante Alighieri e da altre Associazioni di italiani all’estero, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Di anno in anno, l’iniziativa ha riscosso un successo crescente, arrivando a coinvolgere un numero sempre maggiore di partecipanti attraverso svariati eventi per ogni tipo di pubblico e dimostrando, al contempo, la vitalità dell’interesse per la lingua e la cultura italiana in tutto il mondo.

Maggiori informazioni al sito:

https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/titolo/8044

Esperienze di insegnamento dell’ITALIANO LS – L2: Eleonora Vigo

Pubblichiamo con molto piacere questa testimonianza che ci ha mandato Eleonora Vigo da Varna. Eleonora ci parla della diffusione della lingua italiana in Bulgaria e della sua esperienza di autrice:

“La lingua e la cultura italiana in Bulgaria sono da sempre apprezzate, studiate e amate.


I bulgari parlano ancor oggi di parentela con l’Italia grazie al matrimonio di Giovanna di Savoia nel 1930 con il re Boris III di Bulgaria

Burgas è stata la prima città bulgara in cui è stato possibile imparare l’italiano, inizialmente è stato inserito solo nelle scuole di musica ma dopo il 1990 èstato adottato da altri Istituti.

Detelina Bogdanova nel 1991 è stata la prima insegnante di lingua italiana a Varna e lo ha insegnato per tutta la sua carriera lavorativa. Grazie a lei ho potuto realizzare il “Libro dei verbi”



Un’ alta percentuale di ragazzi che frequentano gli istituti statali in Bulgaria scelgono come seconda lingua dopo l’inglese, l’italiano e ciò continua ad alimentare la passione per i Professori bulgari che insegnano la lingua italiana nel trovare nuovi metodi di studi per coniugare queste due lingue così diverse, sia nella scrittura che nella comprensione.

L’idea di scrivere questo libro è nata perché è  indispensabile capire come tradurre e coniugare un verbo dalla lingua italiana alla lingua bulgara e viceversa.

Il libro è strutturato così: 

la prima parte del libro è composta da una spiegazione di grammatica relativa al sistema verbale bulgaro e la spiegazione dei tempi e modi verbali bulgari e di come si utilizzano per noi italiani.

Parliamo di 40 pagine su 490; poche, ma ho cercato di spiegare solo e nel modo più semplice possibile la grammatica relativa ai verbi “per una prima comprensione”.

L’argomento è molto più vasto, ma per le prime conversazioni, penso sia abbastanza.

La grammatica generale bulgara la puoi trovare ovunque ed era inutile dedicare capitoli per ripetere ciò che è già stato scritto e riscritto.

Poi il libro è completamente dedicato alle coniugazioni dei verbi principali con le frasi di esempio, e qui è stato indispensabile l’aiuto della mia Professoressa.

Per ogni verbo c’è la spiegazione di come viene interpretato e di come può essere utilizzato.

La lingua bulgara utilizza verbi diversi per tradurre ciò che noi italiani esprimiamo con un solo verbo, inoltre aggiungono dei prefissi al verbo e il significato del verbo o della frase assume una sfumatura diversa o addirittura un significato completamente diverso, insomma è abbastanza complicato ed è fondamentale conoscerne alcuni tra i principali.

Naturalmente i verbi si cominciano a studiare dopo una prima ed elementare capacità di leggere, quindi non ho inserito nessuna pronuncia, esistono già molti libri e siti internet che accompagnano uno studente in questo percorso didattico.”

Grazie ad Eleonora per  questo interessante racconto e complimenti per il suo lavoro!

www.linguabulgara.com 

La PASSIONE ITALIANA di Fran

Grazie di cuore a Fran Chamama che ha presentato il nostro materiale didattico nel suo bellissimo sito PASSIONE ITALIANA  https://www.passione-italiana.fr/ ricco di notizie, informazioni, bellissime immagini e racconti del nostro Bel Paese!
https://www.passione-italiana.fr/un-tuffo-nell-azzurro

cile 4.jpg

Ci racconta Fran: “In cerca delle mie radici con il passare dell’età, la passione mi ha colpita,  l’amore del paese, della gente e di tutto ciò che vedo, incontro o sento in Italia mi rende felice. Tra due viaggi… sono in attesa di ripartire! Quando attraverso la frontiera e che vedo il 103.jpgcartello “Italia” mi sento a casa, qui c’è pace per me.”

Fran ha tradotto anche alcune lezioni del nostro libro in francese, per esempio la pagina sul doppiaggio

https://www.passione-italiana.fr/le-doublage

di UN TUFFO NELL’AZZURRO 2

Nel suo bel sito, Fran scrive:

Amo l’Italia, mi piace l’italiano e mi piacciono gli italiani, tutto qui!
Questo è il 95% dei motivi dell’esistenza di questo sito.

Per il restante 5%, ho radici siciliane molto lontane da mia nonna materna, per la precisione da Sommatino, che ancora non conosco.
Questo sito l’ho creato più per non dimenticare che per mostrarmi, perché non ho niente di speciale da offrire se non condividere la mia passione per questo Paese e la sua gente.

Conversazioni, letture di articoli di giornale o libri, spiegazioni di testi, editoriali, scambi culturali, costituiscono per me la maggior parte delle attività che contribuiscono al buon apprendimento della lingua italiana.

 Proverò a proporre, attraverso altre persone o associazioni, una serie  di strumenti che possono aiutarti, presentazioni di libri e storie.

Essendo un’ appassionata di storia, non mancherò di dedicare una sezione a questo argomento perché sono convinta che ci sentiamo meglio in un paese quando conosciamo un po’ la sua storia.

Se vuoi condividere la tua esperienza, le tue conoscenze, contattami pure. Sarò felice di condividere le tue storie di viaggio, impressioni ecc.

Altre cose su di me?

Niente di speciale tranne che voglio condividere la mia passione per l’Italia attraverso queste informazioni raccolte qua e là.

Ho alcuni amici italiani che cerco di vedere il più spesso possibile, perché parlare la lingua è una terapia per me.

A questo proposito, per i miei amici italiani che volessero migliorare la pronuncia francese o per coloro che abbiano difficoltà a leggere  ho messo a vostra disposizione in ogni pagina l’audio dell’articolo.

Eh sì, anche questo è lo scambio. Molti italiani adorano la Francia e la lingua francese.

Quindi se vuoi vedere un argomento sviluppato sul sito o vuoi partecipare con i tuoi scritti, le tue foto ecc … contattami via mail: passioneitalia38@gmail.com
o attraverso la pagina dei contatti.”

Un bell’invito per tutti coloro condividono con noi questa passione per l’Italia e la sua cultura!

Grazie Fran, e a presto!