100 anni di Fellini all’Amarcort Film Festival

Si sta svolgendo a Rimini la 13° edizione di Amarcort Film Festival, uno degli eventi più importanti sul panorama nazionale dedicati ai corti cinematografici.

L’edizione di quest’anno sarà online e in streaming ma sicuramente con un programma molto intenso e importante a partire dal 24 novembre fino al 13 dicembre.

Quest’edizione vede, per la prima volta, un comitato d’onore composto da importanti personalità del cinema e della cultura come i registi Gianfranco Angelucci e Alessandro Benvenuti, il drammaturgo e regista Ugo Chiti, la regista e nipote del regista riminese Francesca Fabbri Fellini, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il critico cinematografico Maurizio Porro, il regista e critico cinematografico Mario Sesti, la star internazionale Donald Sutherland e l’attrice Milena Vukotic.



Tutti i giorni del festival ci saranno le proiezioni dei finalisti delle 8 sezioni del concorso:
Amarcort, sezione principale che prende il nome dal festival ed è dedicata ai cortometraggi italiani e stranieri;

Gradisca, sezione dedicata a cortometraggi italiani e stranieri sotto i 5 minuti;

Rex, per i cortometraggi italiani e stranieri di animazione;

Fulgor, dal nome dello storico cinema riminese che comprende i cortometraggi emiliano-romagnoli;

Aldina, sezione rivolta alle scuole di cinema;

Gironzalon, dedicata ai cortometraggi sperimentali;

Cantarel, dedicata ai videoclip musicali.

Quest’anno si è aggiunta una nuova sezione

Home Made Movie, che Amarcort Film Festival ha aggiunto per ospitare tutti i cortometraggi realizzati durante il periodo del lockdown e quindi fatti in casa. 

Domenica 13 dicembre, sempre in modalità on line, ci sarà l’appuntamento con la premiazione del concorso che quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 1200 cortometraggi provenienti da 97 paesi del mondo. 

Amarcort Film Festival quest’anno non poteva non festeggiare con Rimini e il mondo un grande anniversario: i cento anni dalla nascita di Federico Fellini al quale il festival è ispirato. Ma i Centenari che celebrerà il Festival sono ben 5: oltre a Fellini, quello dedicato al suo amico e sceneggiatore Tonino Guerra, ad Alberto Sordi, interprete del suo film “Lo sceicco bianco” e inoltre i cento anni di Franca Valeri, recentemente scomparsa e l’anniversario della nascita del grande scrittore per l’infanzia Gianni Rodari.

L’appuntamento clou sarà sabato 12 dicembre, dove dal Grand Hotel di Rimini sarà allestito un set che ospiterà le dirette con ospiti prestigiosi. 
Nella giornata dedicata a Fellini e Guerra sarà ospite Francesca Fabbri Fellini che presenterà il suo ultimo cortometraggio “La Fellinette” insieme al cast in cui spiccano i nomi di Milena Vukotic, Sergio Bustric, Ivano Marescotti. 

Sabato 12 dicembre sarà anche la giornata della premiazione di “Un felliniano nel mondo” che quest’anno andrà al grande illustratore e fumettista Milo Manara che disegnò le sceneggiature di Fellini “Viaggio a Tulum” e “Il viaggio di G. Mastorna”, oltre che la locandina del film “La Voce della Luna”, a cui Amarcort Film Festival quest’anno è dedicato.

Qui trovate il programma completo di Amarcort Film Festival 2020

http://www.amarcort.it/programma.html

(A seguito delle restrizioni, gli appuntamenti in avverranno in streaming. Il programma potrebbe subire variazioni.)

Il “Libro dei sogni” di Federico Fellini

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Il 20 gennaio 2020 Federico Fellini avrebbe compiuto 100 anni: la sua città natale, Rimini, e tutto il mondo celebrano questo grande artista del cinema italiano.

 

Noi vogliamo parlarvi oggi di un aspetto di Fellini che non tutti conoscono: la sua incredibile fantasia e il suo talento artistico di disegnatore caricaturista.

 

 

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Queste immagini che vedete riprodotte fanno parte del famoso Libro dei sogni  cioè un diario, tenuto da Federico Fellini dalla fine degli anni Sessanta fino all’agosto 1990, in cui il grande regista ha riportato fedelmente i suoi sogni e i suoi incubi notturni sotto forma di disegni, o nella sua stessa definizione di “segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati”.

 

 

È un libro davvero unico, un coloratissimo viaggio negli sterminati territori della fantasia di un genio, pubblicato in collaborazione con la Fondazione Fellini di Rimini.

Il Libro dei sogni è prima di tutto un libro di narrazione dell’inconscio.
Riorganizzato in tre grandi “tappe creative” di riferimento, (1960/1964, 1965/1970, 1973/1990) questo trentennio di sogni è una fonte inesauribile di ricerca per i futuri cultori della psicologia del profondo ma soprattutto per gli appassionati di cinema.

I tre volumi contengono i testi:

PREFAZIONE
• L’inconscio digitale di Federico Fellini
 di Mario Guaraldi

APPENDICI
• Segnacci di sogno
 di Paolo Fabbri
• Stili narrativi dei sogni: la trama aperta di Fellini di Piero Meldini
• Fellini al femminile: i sogni attraverso la scrittura di Silvia Lazzari
• Ritorni e navigazioni: le fortune e le sfortune di Fellini nel web di Delia Tasso
• Topolino, Giulietta e Federico
• Fellini Oniricon in Second Life di Livio Mondini                                                                      • Filmografia
• Indice dei nomi

 

“Fellini 100. Genio immortale” in mostra a Rimini

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Il 20 gennaio del 1920 nasceva a Rimini Federico Fellini, il Maestro del cinema italiano che tutto il mondo conosce ed ama.

 

Grazie a Fellini sono nate espressioni come la Dolce Vita, Amarcord, I Vitelloni, i paparazzi. Pochissimi artisti sono riusciti a rappresentare l’intera storia del nostro Paese come ha fatto Fellini: ‘Tutto si immagina’ diceva il regista riminese.

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A 100 anni dalla sua nascita, Rimini si prepara a celebrarlo per un intero anno con una serie di iniziative che sono partite a metà dicembre con una grande mostra nelle sale di Castel Sismondo (antica residenza dei Malatesta, signori di Rimini) e proseguiranno tutto questo anno per culminare nell’apertura, a dicembre 2020, nel più grande progetto museale a lui interamente dedicato.


Ad aprire le celebrazioni è stata la Mostra itinerante “Fellini 100 Genio immortale dal 15 dicembre 2019 al 15 marzo 2020 a Castel Sismondo, parte della sede futura del Museo Fellini.

La mostra ruota attorno a tre nuclei di contenuti, nella cornice di un allestimento scenografico innovativo:

  1. il primo racconta la Storia d’Italia a partire dagli anni Venti-Trenta per passare poi al dopoguerra e finire agli anni Ottanta attraverso l’immaginario dei film di Fellini;
  2. il secondo nucleo è dedicato al racconto dei compagni di viaggio del regista, reali, immaginari, collaboratori e amici;
  3. il terzo nucleo è dedicato alla presentazione del progetto permanente del Museo Internazionale Federico Fellini.

Dopo l’allestimento riminese, la mostra comincerà il suo viaggio e arriverà a Roma il prossimo aprile 2020 a Palazzo Venezia, per poi varcare i confini nazionali con esposizioni a Los Angeles, Mosca Berlino.

Sono esposti molti materiali inediti come i costumi del Casanova, per i quali lo scenografo Danilo Donati ottenne l’Oscar.

Dall’archivio dell’Associazione Tonino Guerra sono presentati materiali appartenuti al poeta, scrittore e sceneggiatore nato a Santarcangelo nel 1920, testimonianza di un incontro umano e professionale che ha segnato il cinema e la cultura italiana.

In attesa del Museo Internazionale Federico Fellini l’esposizione permanente che aprirà a dicembre 2020 con l’ambizione di diventare per il pubblico di tutto il mondo il luogo dove poter incontrare e riscoprire l’universo inimitabile del regista, questa mostra “Fellini 100 Genio immortale” è assolutamente da non perdere.

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La mostra è curata da Studio Azzurro di Milano con la consulenza di Marco Bertozzi e Anna Villari.

Orario:

da martedì a domenica 10.00 – 23.00. Lunedì non festivi chiuso
Tariffa d’ingresso: intero 10€
Per ulteriori informazioni: 
0541 53399 – 0541 704494

Rimini si prepara a celebrare il 100° anniversario della nascita di Fellini

federicoRiflettori accesi su Rimini, la città che si appresta a celebrare il centenario dalla nascita del suo cittadino più illustre, Federico Fellini: dalla tv giapponese a quella sudcoreana, dai media polacchi a quelli tedeschi, russi e inglesi. Questi mesi di inizio autunno vedono la città fare il pieno di tv e attirare giornalisti da varie parti del mondo.

Dopo la classifica del Time che ha inserito Rimini con il suo Teatro Galli fra i 100 posti assolutamente da visitare nel 2019 e dopo quella di Forbes che ha consigliato Rimini fra le mete più interessanti del 2019, continua dunque l’attenzione dei media internazionali verso il nuovo volto della città, del suo centro storico con i nuovi motori culturali.

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Un’ attenzione speciale è legata al tema della Rimini felliniana, che si appresta a celebrare nel 2020 il centenario della nascita del regista Federico Fellini con l’apertura del più grande progetto museale a lui interamente dedicato, uno spazio diffuso che renderà omaggio ai temi che i film di Fellini esprimono nel modo più compiuto: stupore, fantasia, spettacolo, divertimento.

Sono questi i temi che hanno portato a Rimini la TV giapponese TBS (Tokyo Brodcasting System) di Tokyo per realizzare una puntata del suo programma ‘storico’ dedicato ai viaggi. Partendo dalla Via Emilia, le telecamere della tv giapponese sono giunte a Rimini per accompagnare il pubblico da un luogo all’altro della città, dal Borgo San Giuliano al Cinema Fulgor, dal Ponte di Tiberio all’Arco d’Augusto, dalla spiaggia vista dall’alto della Ruota Panoramica fino al ballo liscio con l’Orchestra Mirko Casadei.

 Il cinema Fulgor è stato al centro del documentario realizzato dalla KBS (Korean Broadcasting System) per il programma televisivo che si intitola “Backpack Travel”.  Il focus su Rimini realizzato dai reporter sudcoreani è incentrato sul Centenario Felliniano e sul tema delle eccellenze enogastronomiche locali.

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Anche reporter polacchi, giornalisti tedeschi, russi e inglesi che scrivono per testate che si occupano di viaggi, cultura e lifestyle e un gruppo di dodici selezionati travel blogger e influencer sono ospiti in questi giorni della città romagnola.

Da:  https://www.comune.rimini.it

Esperienze di insegnamento dell’ITALIANO LS – L2: Francesca Sarcoli

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Francesca Sarcoli lavora come facilitatrice linguistica nei Centri di Alfabetizzazione del Comune di Firenze  dal 2001.

In circa 20 anni di carriera ha prodotto per i suoi studenti una grandissima quantità di materiali per lo studio delle discipline (principalmente letteratura, storia, geografia, ma anche alcuni materiali relativi ad arte e scienze). 

Francesca ci racconta la sua esperienza in questa breve intervista:

1. Qual è l’interesse verso la lingua e la cultura italiana nella tua città?                                 

Insegno in diversi contesti e a diverse tipologie di pubblico, ma la fetta più consistente del mio lavoro si svolge nelle scuole dell’obbligo (primaria e secondaria di primo grado) dove svolgo il ruolo di facilitatrice linguistica, sia per studenti neoarrivati che per facilitare l’accesso alla lingua dello studio. Ho esperienza di lavoro anche nelle scuole secondarie di secondo grado e nei corsi di lingua per adulti, sia immigrati che turisti.

 

2. Per quali motivi i tuoi studenti sono interessati a studiare l’italiano?

I bambini ed i ragazzi che incontro sui banchi di scuola sono “obbligati” a studiare la lingua italiana per poter accedere alle attività didattiche della classe di appartenenza e per interagire con i coetanei nella comunicazione spontanea, che di fatto rappresenta la principale motivazione ad apprendere. Per evitare che si determini un forte scollamento fra questi due aspetti, il mio lavoro prevede anche ore di didattica “a classe intera”, ovvero ore di compresenza con i docenti  durante le quali tutta la classe assiste ad una mia lezione di contenuto curricolare ma con un approccio laboratoriale e glottodidattico.

 

3. Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano gli studenti durante lo studio?

Sicuramente l’approccio con il lessico settoriale delle discipline è lo scoglio più importante, oltre alle generiche difficoltà di orientamento all’interno di contesti scolastici molto diversi da quello di provenienza, con tipologie di richieste che possono sembrare talvolta perfino bizzarre (gran parte dei miei studenti proviene dalla Cina).

francesca 24. Che cosa credi che manchi per una maggiore diffusione dello studio della lingua italiana?

Nel contesto in cui lavoro manca sicuramente il supporto alla didattica di materiali specificatamente ideati, nonostante l’editoria scolastica abbia iniziato a muoversi molto in questa direzione, per questo motivo io e i miei colleghi continuiamo a produrre materiale originale su ogni singola materia di studio!

Per informazioni:                                                                                        http://educazione.comune.fi.it/6-14anni/centri_alfa/rete_centri_alfabetizzazione.html