In occasione della stesura e revisione di nuovo materiale didattico di prossima pubblicazione, Panozzo Editore di Rimini invita tutti gli insegnanti di ITALIANO LS – L2 a collaborare con i suoi autori.
Gentili Insegnanti, se conoscete e/o utilizzate per le vostre lezioni il corso di lingua e cultura italiana per stranieri UN TUFFO NELL’AZZURRO vi chiediamo di mandarci un breve testo in cui ci spiegate per quale motivo avete scelto il nostro libro e che cosa preferireste cambiare o modificare: ogni critica, osservazione e suggerimento è prezioso per migliorare il nostro lavoro!
Per maggiori informazioni potete contattarci al nostro indirizzo email: info@panozzoeditore.com
e seguirci su questo sito che aggiorneremo durante lo svolgersi del lavoro.
Tutti i collaboratori che apporteranno il loro contributo al progetto verranno citati nell’opera e riceveranno copie omaggio dei volumi pubblicati.
Inoltre, per la stesura di un nuovo corso di lingua e cultura italiana, la casa editrice è alla ricerca di nuovi co – autori e sta raccogliendo suggerimenti, commenti, eventuali sillabi di opere in corso di progettazione o già complete ma ancora non pubblicate.
“Buongiorno, mi chiamo Maja Janković-Pažin e sono proprietaria di una scuola di lingue straniere a Požega, una città situata nella regione di Slavonia.
Poiché la mia è una piccola città, l’italiano qui non è molto usato e non ci sono molte persone interessate, ma ci sforziamo di cambiare un po’ le cose.
Mi piace il corso di lingua italiana “Un tuffo nell’azzurro” perché è facile da usare, è divertente, ma soprattutto perché è ben strutturato e i miei studenti imparano la lingua senza fatica. Prima avevo sempre usato libri che davano una certa base, ma la struttura del manuale era poco chiara e le strutture grammaticali non derivavano logicamente l’una dall’altra.
Con i vostri testi invece l’acquisizione è semplice, permettendo agli studenti di comunicare liberamente e usando appunto le parole di cui hanno bisogno nella vita quotidiana. Particolarmente mi piace la parte sull’Italia (Viva l’Italia) perché dopo aver superato la materia, gli studenti erano capaci di collegarla con il proprio paese e parlavano e scrivevano sulla Croazia in generale, ma anche sulle città croate, compresa la loro città.
Anche il Quaderno degli eserciziè molto utile siccome c’è tanta pratica delle strutture acquistate, soprattutto la divisione di ogni lezione in tre parti (grammatica, lessico e cultura) che aiuta gli studenti a differenziare e capire le cose importanti.
Le cose che cambierei…. Forse sarebbe un grande aiuto citare il numero di registrazione CD accanto ad ogni ascolto perché adesso devo sempre contare il numero della registrazione. E un’altra cosa, forse introdurrei la struttura dell’articolo determinativo un po’ prima nel libro perché gli studenti lo incontrano sin dall’inizio del libro ma è difficile (ad es. p. 24 – Che cos’è ?) perché si confondono. Ma questa è solo la mia impressione…
Spero di avervi aiutato almeno un poco!
Non vedo l’ora di vedere la nuova versione e davvero apprezzo tutto il lavoro che fate.
“Caro Tuffo nell’ Azzurro,
Prima di tutto vorrei ringraziarti per il tuo sostegno ed aiuto ogni volta che ho bisogno di te.
Dopo aver utilizzato vari testi moderni di lingua italiana per stranieri, ero un po’ confusa con le nozioni linguistiche da trasmettere ai miei studenti. Spesso la grammatica deduttiva risultava difficile per gli studenti A1. È per questo che avevo bisogno di un riferimento didattico chiaro e immediato.
Così, caro Tuffo, l’averti incontrato è stato amore a prima vista per me, come insegnante, ed anche per i miei studenti.
Cosa ci è piaciuto di più di te? La semplicità dei tuo concetti, le tue letture culturali, i tuoi esercizi di rafforzamento, i tuoi piccoli giochi di parole, i tuoi ascolti.
Ti considero ormai il mio buon amico e per questo continueremo insieme a condividere la nostra grande passione per la lingua e la cultura italiana ovunque!
Un caro saluto dalla tua fedele insegnante Michela Moliterni , titolare della scuola di lingua e cultura italiana a Mesagne (Puglia, Italia)”
L’Aquila è la città capoluogo della regione Abruzzo: un terribile terremoto 12 anni fa ha completamente devastato il centro storico e diversi paesi vicini.
Il 6 aprile 2009 un sisma di magnitudo 6.3 alle 3.32 ha devastato L’Aquila e provincia, provocando 309 morti e circa 2.000 feriti. Moltissimi edifici sono crollati lasciando senza casa migliaia di persone e un ingente patrimonio architettonico è andato distrutto.
Purtroppo a pochi giorni dal 9° anniversario di questa grande tragedia la ricostruzione sembra procedere a rilento e, soprattutto, mancano certezze su quando la vita degli aquilani tornerà normale.
«Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere». Saranno le parole dello scrittore portoghese Jose Saramago ad accompagnare gli eventi commemorativi in programma all’Aquila.
L’appuntamento principale è la tradizionale fiaccolata che inizierà giovedì sera, 5 aprile, alle ore 22,30 partendo da Via XX settembre (nella zona del Palazzo di Giustizia), dove ci furono i crolli maggiori, per arrivare un’ora dopo alla Villa Comunale.
A piazza Duomo ci sarà all’ora del sisma la lettura dei nomi delle 309 e altrettanti rintocchi di campana nella chiesa delle Anime Sante.
Gravemente danneggiata dal sisma del 2009, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, a L’Aquila, è stata riaperta al culto il 20 dicembre 2017, dopo un grande restauro finanziato da Eni, con progettazione e direzione dei lavori curate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila.
Per la letteratura italiana il 2021 è un anno speciale: ricorrono quest’anno infatti i 700 anni dalla morte del Sommo poeta e in tutta Italia si prepara un fitto calendario di eventi. Durante la sua vita (1265 -1321) Dante viaggiò e visse in luoghi diversi: Firenze, dove nacque e da cui fu poi esiliato ; Verona che lo ospitò e Ravenna, che lo accolse fino alla fine dei suoi giorni. E tante furono le tappe del suo errare in città come Roma, Arezzo, Pisa, Bologna, Forlì e in molti altri piccoli centri. Ecco alcuni di questi eventi programmati in Italia per celebrare Dante Alighieri , tenendo conto che a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid, molti eventi si svolgeranno in versione digitale mentre altri potrebbero purtroppo subire modifiche o cancellazioni.
La prima data da segnalare è il 25 marzo: dal 2019 questo giorno è diventato ufficialmente il “Dantedì“. Secondo gli studiosi, infatti, proprio il 25 marzo del 1300 Dante Alighieri iniziò la sua discesa agli inferi “Nel mezzo del cammin di nostra vita”. E quindi proprio il 25 marzo sono in programma vari eventi per ricordarlo: conferenze, dirette web, concerti.
In particolare, la Società Dante Alighieri presenterà un progetto di promozione turistico-letteraria, con il patrocinio del Comitato nazionale Mibact per le celebrazioni del VII centenario dantesco. Il progetto “L’Italia di Dante” sarà avviato a marzo 2021 in una nuova piattaforma digitale, dove le località visitate dal Poeta o da lui citate nella Commedia saranno proposte secondo itinerari che seguono le tracce dantesche.
“Piazza Dante. #Festivalinrete” è invece un progetto condiviso che unisce 41 Festival di approfondimento culturale italiani (letterari, di narrativa e di poesia, scientifici, di saggistica, di giornalismo culturale e di costume): ciascuno proporrà all’interno della propria programmazione 2021 uno o più eventi dedicati a Dante, ideati e modulati secondo la propria vocazione. Piazza Dante sarà dunque una piazza virtuale in cui contenuti multimediali (video, interviste agli autori, scritti inediti) daranno la possibilità a tutti di vivere le iniziative realizzate via via dai diversi Festival.
A Milano dal 7 aprile al 15 luglio 2021 avrà luogo “Dante in Duomo” : in Cattedrale, nei pressi dell’Altare maggiore, si terrà “100 Canti in 100 Giorni”, la lettura integrale della Divina Commedia.
A Ravenna, la città dove Dante passò gli ultimi anni della sua vita (1318-1321) e dove è sepolto (attorno alla sua tomba è ancora oggi attuale una “zona dantesca” nella quale si raccomanda di mantenere il silenzio per rispetto dell’anima del poeta) si concentrano eventi e mostre, in parte già iniziate lo scorso anno, all’interno di un progetto espositivo intitolato “Dante. Gli occhi e la mente“.
Già aperta “Dante nell’arte dell’Ottocento. Un’esposizione degli Uffizi a Ravenna” allestita negli Antichi Chiostri francescani, limitrofi alla Tomba di Dante (fino al 5 settembre), frutto di una collaborazione con gli Uffizi di Firenze. Il calendario aggiornato degli eventi di Ravenna si trova sul sito www.vivadante.it
A Firenze, al Museo Nazionale del Bargello, uno dei luoghi danteschi per eccellenza a Firenze (negli affreschi della Cappella è custodito il più antico ritratto di Dante) due saranno i progetti dedicati all’Alighieri: “Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante” (23 marzo – 25 luglio) e dal 23 settembre (fino al 9 gennaio 2022), il secondo progetto espositivo, dal titolo “La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista“.
Numerose le iniziative dell’Accademia della Crusca. tra le più importanti, due mostre: “Dante nel Cinquecento” (con date da definire), nei chiostri di Santa Maria Novella; e “Dante nella Crusca”, il cui fulcro saranno i rapporti tra la Crusca e Dante, documentati attraverso libri antichi e documenti, oltre che con le pale accademiche di soggetto dantesco e con motti danteschi (25 marzo – 31 dicembre).
Previsto anche il riallestimento multimediale del Museo Casa di Dante (dal 24 giugno),dotato anche di un tour virtuale del museo stesso.
Ancora a Firenze, varie iniziative del Maggio Musicale Fiorentino (da marzo a dicembre), tra cui una lettura integrale in 20 serate della Divina Commedia al Teatro Goldoni, in collaborazione con il Teatro della Toscana; una produzione concertistica diretta da Riccardo Muti, con tappe anche a Ravenna e a Verona; la commissione di un brano dedicato a Dante che sarà eseguito in occasione dell’inaugurazione del nuovo auditorium, con la direzione di Zubin Mehta.
Abbiamo ricevuto una nuova interessante testimonianza, ecco cosa ci scrive Tania Pietracatella da Perth in Australia.
“Ho iniziato a lavorare come insegnante di lingua Italiana nel 2000 presso alcune scuole private dopo aver vissuto in Italia per qualche anno dove insegnavo l’inglese.
Nel 2016 ho deciso di aprire la mia scuola, per condividere non solo la lingua Italiana con gli studenti, ma anche la cucina e la cultura italiana, cercando di creare un ambiente rilassato e divertente e per far sentire gli studenti a proprio agio.
Insegno un misto di vocabolario, frasi e anche grammatica. Amo insegnare l’Italiano.
Qual è l’interesse verso la lingua e la cultura italiana nel tuo paese ?
Credo che l’interesse che spinge verso gli studi della lingua italiana sia il suono. Gli inglesi dicono che sembra che gli Italiani cantino quando parlano perché le parole scorrono ed è molto piacevole da ascoltare. Invece l’interesse verso la cultura credo che sia l’amore e l’importanza che noi Italiani abbiamo verso la famiglia, per il cibo, per ciò che produciamo e per il nostro stile di vita.
Per quali motivi i tuoi studenti sono interessati a studiare l’italiano?
Ci sono tanti motivi per cui gli studenti frequentano le nostre classi d’italiano. C’è chi è nato in Australia da genitori immigrati dall’Italia che hanno voglia di imparare la lingua per mantenere la loro cultura. Poi c’è chi va in Italia per una vacanza e si innamora del bel paese! C’è anche a chi piace proprio studiare lingue in generale. Per ultimo c’è chi parte per fare una vacanza in Italia e vorrebbe imparare qualche frase.
Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano gli studenti durante lo studio?
I verbi! Cerco di fare tanto lavoro sui verbi. Poi manca molto la confidenza nel parlare per paura di sbagliare o di non pronunciare bene le parole. I pronomi doppi sono sempre un po’ difficili da imparare, ma credo che vivendo in Australia sia solo una questione di mancanza di opportunità di fare conversazione.
Che cosa credi che manchi per una maggiore diffusione dello studio della lingua italiana?
Manca la possibilità di fare viaggi frequenti in Italia dove gli studenti possono immergersi nella lingua e la cultura perché l’Australia è molto lontana dall’Italia. Per quanto riguarda i materiali didattici per l’insegnamento, non posso esprimermi. Ho creato dei programmi per le lezioni usando diversi libri di testo e alcune risorse online però mi mancano delle idee da usare nelle classi di conversazione.